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giovedì 21 dicembre 2017

Una filastrocca prima di dormire

Io sono tanto piccolo,
e tanto grande è il mondo!
Pur mi addormento placido
nel buio senza fondo,
perché, di là, m'aspettano
gli angioli e gli astri d'or.
Di là, ogni notte, navigo
in un gran mar di luce,
che via, lontano, all'isola
del sole mi conduce. 

"Bambini che dormono", 1870, olio su tela di Vasily Perov

martedì 12 dicembre 2017

La canzone del viandante


 
Trotta trotta, somarello,

sotto il raggio della luna …

Dove andò la mia fortuna?

La trovai dentro un castello

tutto d’oro e tutto argento,

nel castello di Corcontento,

nel castel di Buonavoglia

dove mai non cade foglia,

dove mai pioggia non viene

che non dicasi: va bene!

Ma quel ben più non lo credo,

quel castello più non lo vedo,

trotta trotta, somarello …

dov’è il buono, dov’è il bello?

Luna che t’alzi, luna che vai,

luna che non ti fermi mai,

dammi la luce che mai non si appanna,

mostra la strada che mai non inganna,

cantami il canto che mai non si tace,

portami là dove regna la pace.

Trotta trotta, somarello,

sotto il raggio della luna …

Dov’è mai la mia fortuna?

Nel guardar lontan lontano,

nel tentar con lenta mano,

ho perduto la sua traccia …

Forse io l’ho nella bisaccia?

Io, l’antico viandante

che raccoglie cose tante,

cose brutte, cose belle

sotto il lume delle stelle …

La bisaccia dello stanco

pellegrin dal viso bianco,

che ha guardato fin nel fondo

tutto il mondo, tutto il mondo,

e pur cerca e pur non sa

dove mai si fermerà.

Luna che guardi, luna che sai,

luna che non tradisci mai,

dammi la corda che mai non s’allenta,

dammi la forza che tenta e ritenta,

dammi la chiave che schiude il mistero,

portami là dove germina il vero.